giovedì 17 novembre 2016

Sintesi sull'Islam

(Fonte: classe quinta - scuola primaria di Sedegliano) 

Fondatore: Maometto (570-632d.C)
Libro sacro: Corano
Luogo di culto: Moschea
Ministro di culto: Imam
Giornata di festa: Venerdì


I fedeli dell’Islam si chiamano Musulmani cioè coloro che sono sottomessi (muslin) a Dio (Allah), che ha mandato il suo profeta Maometto.
La parola Araba "ISLAM" significa sottomissione e deriva da "SALAM" che significa PACE. A coloro che sono di lingua araba suggerisce quindi lo stato di pace che si ha nell'affidare la propria vita a Dio.
Per i musulmani la fede Islamica porta pace a coloro che vivono secondo la volontà di Dio.

L'alimentazione

Non possono mangiare carne di maiale ne bere alcolici.
Si digiuna durante il mese di RAMADAN.

Il Corano

I Musulmani credono che il Corano sia l'infallibile parola di Dio.
Essa fu rivelata al profeta Maometto dall'angelo Gabriele.
La parola Corano significa: “Leggere recitare”. È diviso in 114 capitoli chiamati Sure, ordinati dal più lungo al più corto. Viene letto e studiato nella sua lingua originale: l'arabo.

La Moschea

La parola moschea deriva dal vocabolario spagnolo MEZQUìTA, che  a sua volta viene dall'arabo MASJìD e significa "luogo di prostrazione".
La moschea è il luogo sacro per i musulmani, dove ci si riunisce per pregare e per meditare, ma anche per discutere e per studiare.
Essa può variare di grandezza e di stile, ma solitamente non mancano un grande cortile, una o più fontane, con locale per le abluzioni, un porticato e una sala per la preghiera.
In quest'ultima c'è il mihrab, una specie di nicchia ricavata nel muro che indica la qìbla, cioè la direzione della Mecca verso cui bisogna rivolgersi per pregare.
Altro elemento importante della moschea è il minareto. Essendo un'alta torre, svetta sulla moschea. Da esso il muezzin chiama alla preghiera, in mancanza di esso l'invito alla preghiera viene rivolto da un tetto, da un muro o dal cortile.
Nella moschea troviamo anche il minbar, o pulpito, posto alla destra del mihràb, dal quale l'imam pronuncia quella che noi chiamiamo predica.
L'imam non è un sacerdote, ma un fedele che conosce bene il CORANO e rappresenta un punto di riferimento spirituale per la sua cultura e saggezza.
Ecco perché è lui che guida la preghiera e pronuncia il sermone, in modo particolarmente solenne il venerdì, giorno sacro dei musulmani.
Prima di entrare nella sala di preghiera ci si lava (le abluzioni, che esprimono la purezza interiore oltre che esteriore), poi, a piedi scalzi e con atteggiamenti composti, si prega.

I cinque pilastri dell'Islam

LA PROFESSIONE DI FEDE (shahada)

È l'atto con cui un uomo entra nell'Islam "Non vi è altro dio che Allah. Maometto è il profeta di Allah"

LA PREGHIERA (salat)

La preghiera si fa cinque volte al giorno: mattino, mezzogiorno, metà pomeriggio, tramonto e inizio notte.

IL DIGIUNO (Ramadam)

Si digiuna durante tutto il mese di Ramadan. A questo digiuno sono tenuti solo gli adulti. L’obbligo del digiuno è limitato al tempo in cui c’è la luce solare.

L’ELEMOSINA (ZAKAT)

È molto importante sia in forma libera sia in forma organizzata dalle disposizioni di legge.

IL PELLEGRINAGGIO (HAGG)

Ogni fedele deve, se ne ha la possibilità, recarsi una volta nella vita a pregare nel santuario della kaaba a La Mecca.

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